LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Federico Zucchi
Il canto del nome

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Il canto del nome

Dopo tutto, un nome non è molto.
I merli che scorgo al mattino
ne fanno volentieri a meno
e anche i gatti che saettano
dietro la stalla in disuso
sfrecciano lievi senza
il retaggio di una missione.
L’erba non battezza i suoi fiori
i millepiedi si spostano furtivi
come fuggiaschi nella boscaglia.
Tutto risuona senza violare
l’anonimato
di ogni minimo essere.

Passiamo come ali di libellula
sopra un lago a mezza estate
e l'orma che lasciamo
è una lince di silenzio
addensata all'infinito.
Ma gli amanti se ne fregano
e continuano a chiamarsi
dai letti disfatti dei giorni.
Sanno di essere irripetibili
e s'impastano a vicenda
come i primi ceramisti.

Dopo tutto un nome
è un tubare di colombe
nel torpore meridiano
ma è quello che siamo
è quello che pronunciamo
sulla soglia delle lacrime
quando un nostro caro
ci svanisce tra le mani,
è l'estrema aderenza amorosa
- il canto di una voce
che la piena non assorbe.

 Francesco Rossi - 29/10/2023 08:42:00 [ leggi altri commenti di Francesco Rossi » ]

Una composizione che sublima il lettore.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.